martedì 22 settembre 2009

Ormai siete entrati

Forse non sapete neanche voi perché avete cliccato su quel link ma ormai siete qui.
Forse è stato semplicemente un errore o forse è stato quel nome curioso ad attrarvi come mosche sopra al miele, ma ora che siete qui sicuramente vi state chiedendo che cosa sia Burumballa.
Quando ci incontrammo per la prima volta in quella nebbia milanese ancora non lo sapevamo troppo bene nemmeno noi.
Era una parola, tonda e simpatica, ma solo una parola.
Nonostante questo pensammo che fosse esattamente ciò di cui c’era bisogno.
Cento anni sono passati da quando il fumetto ha calpestato per la prima volta il suolo bianco dell’editoria italiana sotto il nome de “il Corriere dei piccoli”.
Quindici anni sono passati da quando quell’esperienza ha chiuso definitivamente i battenti. Anni di vuoto non colmato, di storie non scritte.
Oggi Burumballa vuole raccogliere l’eredità e lo spirito del “Corrierino”, restituendo ai giovani autori italiani uno spazio per esprimersi liberamente, senza le remore di un mercato sempre timoroso per ciò che è nuovo ed originale.
Burumballa è proprio questo, un guscio di noce, nel marasma editoriale nostrano, una piuma, sopra le pietre fossili delle edicole, un truciolo scartato perché diverso da quello che ci si aspettava.
Su questo blog, troverete schizzi, storyboard, studi dei personaggi, foto compromettenti degli autori e molto altro ancora, perché anche le storie hanno una storia.
A Luccacomics & Games 2009 (dal 29 Ottobre al 1 Novembre) ci presenteremo a voi con “Sangue del mio sangue”, la prima uscita. Lo faremo a modo nostro, come facciamo qui, partendo dalle radici del nostro albero genealogico alla ricerca delle storie di famiglia. Storie strane, diverse, raccontate da ognuno con il suo stile.
Ogni volume sarà raccolto sotto il comune denominatore di uno spunto narrativo che unirà i racconti e i generi più disparati per mostrare le mille sfaccettature della nostra realtà.
In ogni numero saranno pubblicati autori nuovi, sempre esordienti, per non dire mai qualcosa di scontato.
Per ogni numero sarà presente una direzione artistica di lunga esperienza e un gruppo operativo per garantire la qualità del lavoro e permettere a Burumballa di essere ciò che deve.
Ce la faremo?
Abbiamo solo 120/150 pagine (14 x 19) di pura bicromia brossurata ogni sei mesi, ma del resto cent’anni fa sono partiti con poco di più.

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