domenica 15 novembre 2009

Reportage: Luccacomics 2009

Agenda di Viaggio - Sabato 31 Ottobre

Partenza: Milano ore 6.05

Destinazione: Lucca

Colonna sonora: Volbeat

Avventuriero: Giovanni

Traversata solitaria

Cosa sia svegliarsi alle 5 del mattino per uno che ha fatto nottate di lavoro per una settimana non lo sto nemmeno a dire… a poco valgono il lettore mp3 col metallo che urla e il buon libro che mi sono portato, vedo il treno partire e poi mi addormento di nuovo, inghiottito dalle prime nebbie padane insieme a tutto il convoglio.

Dormire in treno non è poi così male quando hai uno scompartimento tutto per te, se non fosse che quando ti svegli ti ritrovi col collo innaturalmente incastrato a 60 gradi sulle spalle (e con una vocina che ti ricorda di curare meglio le anatomie), ma anche questo viene interpretato nel complesso come un buon espediente per far trascorrere le interminabili fermate.

Sento le prime voci giovani di nerd e cosplayer che salgono sulla carrozza via via lungo il tragitto. Anche il mio scompartimento a poco a poco si riempie, ma l’età media non scende sotto i quaranta e non mi rimane che abituarmi all’idea di essere fissato da sguardi perplessi mentre butto su carta un paio d’idee per la mia nuova storia.

Il viaggio nel complesso si rivela molto più tranquillo del previsto, le ore scivolano una sull’altra e in men che non si dica mi ritrovo a Viareggio, pronto per la coincidenza, con l’animo leggero e totalmente ignaro di ciò che mi aspetta: abituato al confort di un treno regionale vengo infatti colto alla sprovvista quando mi rendo conto che il convoglio per Lucca altro non è che un carro bestiame pieno di cosplayer sudati e grondanti gel di colori e consistenze improbabili.

Pigiato nella calca cerco di difendermi dagli assalti di armi d’ogni genere e cerco rifugio nella mente concentrandomi su luoghi più ameni come la cara metropolitana milanese. Non faccio così caso né ad un ninja alla mia destra che cerca di cavarmi gli occhi con il suo bokken di legno, né una vampira che mi sfregia un polpaccio con una motosega artigianale… ma una voce che minaccia allegra di accendere il suo megafono con le canzoni di Naruto mi riporta alla realtà. Fortunatamente gli amici le consigliano di conservare le pile per la fiera e io tiro un sospiro di sollievo.





Ore 10.30 sono a Lucca come da programma, eccitato e iperattivo, pensando di trovare già tutti ai loro posti di combattimento, telefono pronto a Caterina che mi rivela però che il gruppo ancora non è uscito di casa.





Mi dirigo quindi alla Self Area dove trovo i maestri intenti a occuparsi dei fan al banchetto de “I Cani”, rimedio il mio pass e mi accingo ad un primo giro di perlustrazione, nel quale, a causa della calca, vedo pochi fumetti, ma tanti amici e alla fine riesco a ricollegarmi anche al gruppo di Burumballa.



Pranziamo in cima alle mura nel primo pomeriggio, sentendo già incombere il momento più temuto… la sessione delle dediche allo stand di Tunué!

Finalmente stringo fra le mani il prodotto del nostro lavoro e appagato dal risultato mi dispongo con Mauro a incontrare il nostro pubblico. Nonostante che il viaggio in treno mi avesse preparato a questa incombenza, mi ritrovo a solcare i fogli piuttosto impacciato dagli sguardi del pubblico. Nel giro di pochi minuti però la mano si scioglie e le dediche avanzano. Disegniamo per due ore abbondanti, poi salutiamo gli amici dello stand e ci ritiriamo per un ultimo giro tra i banchetti, sperando di riuscire questa volta a raggiungere i fumetti.

Caterina, Riccardo e Christian ci lasciano a fine giornata, ma il loro acuto senso dell’orientamento ce li fa ritrovare un’ora più tardi ancora incastrati all’interno delle mura. Raggiungendo insieme le macchine discutiamo su che cosa fare in serata e che cosa procacciarci per cena.

La stanchezza vince i buoni propositi e la giornata si conclude con un pasta e una discussione svaccata nella calda cucina del nostro casolare.

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